“Guida pratica per adolescenti introverse” Rolling Stone – Gennaio 2006

 

Rolling Stone Gennaio 2006

Margherita F.

GUIDA PRATICA PER ADOLESCENTI INTROVERSI

Einaudi

Questa guida è nata “per salvare i miei coetanei più problematici dal suicidio”. Margherita li guarda e spiega perché i genitori, “creature malefiche e depravate”, non dovrebbero allarmarsi se la figlia piange ascoltando Where did You Sleep Last Night? Dei Nirvana. Di quandto per un’adolescente introversa sia vitale creare compilation su cassettine da 90 minuti.

Di quanto si può detestare Winnie the pooh e gli incisivi di Avril Lavigne. Di quanto si può instaurare un rapporto morboso col proprio apparecchio dei denti (o per gli occhiali, o qualsiasi altro affare ci ricordi i nostri difetti). Libricino qusi sempre divertente, a tratti illuminante, a volte freddo e saccente come Daria, l’eroina occhialuta ed anfibiodotata di Mtv.

 Valeria Brignani

“Mitologia di famiglia” Rolling Stone – Novembre 2005

 

 

Rolling Stone Novembre 2005

Cristina Guarducci

MITOLOGIA DI FAMIGLIA

Fazi

 Se fosse un film, dietro la macchina da presa ci sarebbe Tim Burton. Se fosse una canzone, sarebbe Lullaby dei Cure. Perché è onirico, visionario e gotico. Ma non è dark perché non è freddo e sozzo di ragnatele e assenzio. Il romanzo è divertente. Assurdo e divertente come certe fiabe di Gianni Rodari. E crudele. Ci sono bambini legati a culle invase dagli insetti. Ci sono aborti e incesti. C’è la magia nera. Streghe e licantropi. Cadaveri in cerca di corpi giovani e sani da abitare. Guarducci ha creato una geografia degna di certi fantasiosi anime o di Enki Bilal (Immortal). La Villa Paludosa infestata da creature malefiche. Le Isole Difronte coi suoi abitanti selvaggi (verranno tutti sterminati da un raffreddore). Le Spiagge Piatte. Lo Stanzino Delle Scope. La temutissima Camera Del Pescecane. Tutti con la maiuscola. Tutti luoghi dell’infanzia della protagonista e della sua numerosa famiglia divenuti mitologia… Di come con l’ironia si può sconfiggere l’orrore.

Valeria Brignani

“Il dio della scopata” Rolling Stone – Ottobre 2005

 

 

 

Rolling Stone Ottobre 2005

Ben Meyers

IL DIO DELLA SCOPATA

Baldini e Castoldi

 

Prendete Holden Caulfield e trasferito in una Londra fatta di luoghi squallidi e post sbronza perenni. Myers ambienta il libro in grigi ambulatori medici, nella calca nervosa della metropolitana, vicoli che puzzano di piscio, call center orwelliani. “Cristo, datemi una pistola!”, digrigna tra i denti il protagonista. Ma lui. L’io narrante, è uno che dice di avere “un’erezione nei confronti della vita”. E’ uno che riesce a descriverti una matita e farti credere che Dio stesso (o chi per lui) l’abbia sognata e creata per te. Una cura metafisica per i dettagli. Macchie di sudore, di drink rovesciati, di umidità e di sperma. Un supermercato diventa la Casa della Fila degli Angeli. E per il sorriso di un angelo-cassiera vale la pena di dare un senso a tutta l’esistenza. Come è giusto e santo struggersi contemplando la scia di una lumaca sull’asfalto. E poi c’è la ricerca di qualcosa: il dio della scopata, rock star trasgressiva e quasi profetica (i riferimenti a Marilyn Manson sono tanti e scientifici) che si è ritirata a vita solitaria dopo un attentato. Spinto dall’esigenza di £££ e ancora £££, il protagonista dedicherà sette giorni e sette notti alla ricerca dello Scopatore. Humor, heavy metal e un’attitudine panico-satanica fanno da sfondo.

Valeria Brignani