Lo so che mi chiamano il Lino Banfi del Metal. Sono nato basso e robusto. Non ho certo l’aspetto vichingo e virile come gli eroi del Metal. Forse dire che sono robusto è un’inutile bugia: sono grasso. Dannatamente grasso. Colpa della mia mamma. Santa donna. E’ la più brava cuoca che esista sulla faccia della terra. Lei mi cucina tutte le cose che piacciono a me. Sta tutto il giorno a casa a cucinare e io sto con lei. Un po’ nella mia cameretta al pc e un po’ con lei ad aiutarla a piegare le molle. Ho trovato su internet il mio lavoro. Devo piegare molle che mi arrivano per posta e poi rispedirle. Cinque centesimi a pezzo. Sembra una miseria, ma io sono veloce anche se ho le mani cicciotte e le dita tozze. Mani che avrebbero impedito a chiunque di imparare a schiacciare i tasti con agilità sul manico. A tutti, ma non a me. Perché, nonostante le dita a wurstel, io ho dentro di me una forza incontenibile, che non mi fa demordere, il Metal scorre nelle mie vene e rende le mie mani grasse, veloci e spietate. Sono un bravo chitarrista. Ho caricato su YouTube dozzine di video in cui eseguo gli assoli più complicati della storia del Metal. Spero che prima o poi qualcuno mi scopra. I commenti sono quasi tutti positivi, mi fanno i complimenti per il mio chiodo. Alcuni mi dicono di tagliarmi i capelli. C’è da dire che nessuno mi avrebbe voluto in una band. Sono brutto. Ma non m’importa. Non ho amici, non ho mai baciato una ragazza. Conosco un sacco di gente e mi scambio lettere e mail con i frequentatori del forum sul Metal. Sono diventato addirittura l’amministratore. Il mio nickname è Ascia di Sangue. In quel forum… sono un’istituzione. Perché sarò pure un…come si dice… un nerd, ma quando si parla di metal nessuno può competere. Il Metal è la mia vita. Mi piace andare ai concerti. Ci vado sempre da solo. Quando le luci si spengono e viene illuminato solo il palco, la band inizia a suonare e io, in prima fila, col chiodo che mi ha cucito mia madre, sono felice. Le ho fatto vedere un po’ di foto e l’ho accompagnata ad un negozio di stoffe. Abbiamo comprato pelle sintetica e centinaia di borchie che abbiamo applicato con cura e pazienza insieme. Ce l’ho da quasi vent’anni il mio chiodo. E anche se è consumato sui gomiti e non riesco più a chiuderlo (ho messo su una pancia enorme. Troppe bibite zuccherose e gasate, dice la mia mamma.) rimane un pezzo unico. Rimane ciò che mi distingue dagli altri. Il mio chiodo è la mia storia. Il mio vanto. Il mio chiodo e i miei capelli. Lo so che mi prendono per il culo, ormai sto diventando pelato. Ho tutta la parte superiore della testa scoperta, ma non li ho mai tagliati. Mi arrivano fino al fondo schiena. Non mi dà fastidio che gli altri mi sfottano… io non taglierò mai i capelli e mosherò fino alla fine. Fino a quando non mi rimarranno due peli in testa, io continuerò a farli cresce e agitare la testa a tempo di musica durante i concerti. Il capello lungo è una condizione imprescindibile dell’essere Metal. I capelli lunghi e il chiodo. Come Shane dei Naplam Death. Non mi piacciono i Napalm Death. Io sono uno della vecchia scuola del metal, ma lui è un po’ come me. Stesa stazza e anche lui ha pochi capelli in testa. Mica se li taglia. Li tiene lunghi e ricci, separati da una riga in mezzo larga una decina di centimetri. Ha anche una vistosa piazza sul retro, ma a chi importa? Scommetto che lui ha un sacco di donne anche se è grasso e con una calvizia degenerativa. E’ il magico potere del Metal. Anch’io come lui un giorno verrò accettato dalle donne. Qualcuno vedrà i miei video su YouTube e capirà che sono un ottimo chitarrista. E’ successo ad un tizio del forum sul Metal. Era al pronto soccorso e ha conosciuto i membri di una band norvegese. Erano lì perché il batterista si era fatto male. Lui ha detto che suonava la batteria e loro lo hanno invitato a sostituirlo fino a quando il batterista non si fosse ripreso. Ci sono un sacco band tedesche che scelgono i musicisti in Italia. Nel nostro paese è difficile fare metal, perciò… se sei un buon chitarrista o vai a strimpellare due accordi di merda per Biagio Antonacci o emigri. Io spero che qualche band tedesca veda il mio video su YouTube e mi contatti. So che un giorno succederà.