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Recensione di “Brucia la vecchia”
28 Febbraio 2020
- Titolo: Brucia la vecchia
- Autrice: Valeria Disagio
- Casa editrice: Bookabook
Ciao amici, lo so lo so, è da un pò che non vi tempesto di recensioni e vi sto mancando :p ma tra questa pandemia dettata dal Coronavirus -che ha portato a tenermi a casa Carlotta- e la ristrutturazione della casa nuova, mi sono trovata più occupata del solito però finalmente posso parlarvi di questo stupendo quanto triste libro.
Ho iniziato questo libro una mattina mentre facevo colazione in un bar della mia città e poi ho proseguito la lettura nel mio lettone, di sera, dove il silenzio e la calma creavano il perfetto ambiente di lettura.
In questo libro troviamo Nilde, un’adolescente che vive a Colle Torto, un paesello tra le montagne, insieme ai suoi nonni materni.
E’ li che un’estate arriva Alberto, buio ragazzo di città che porta un’aria di freschezza in quella vita triste e monotona della protagonista portandoli ad amarsi visceralmente e fondersi tra i primi rapporti e sinceri sfoghi giovanili ma tutto questo, insieme alla fine dell’estate, tramuta in uno shock enorme per la protagonista che viene a scoprire di aver un padre ovvero l’assassino di sua madre che ora ha scontato la pena e vuole conoscerla.
Cade così il mondo per Nilde ma non si scoraggia e decide di scoprire la verità sul passato di cui non ha mai sentito parlare; così facendo incontrerà persone diverse, mutate ma accomunate da sua madre, Alice ma dove condurrà questo intreccio di vite?
Leggere questo libro è stato come tornare adolescente…rivivere la mia gioventù nel mio paesello d’origine dove venivo sempre guardata ed etichettata perché diversa quindi è stato automatico, viscerale rivedermi in Nilde e sentirmi subito affine a questa protagonista.
Man mano che la storia prosegue, si scopre il passato dei personaggi collaterali che si intrufolano nella vita della protagonista sviscerando tante dinamiche e tante situazioni particolari che gli hanno condizionati a tal punto da strapparsi via le emozioni più belle della vita e tutto quanto perché un enorme senso di colpa gli attanaglia.
Nella storia vi è presente anche la tematica della sessualità mostrando come possa esser ricca di sfaccettature e come essa sia parte della vita di tutti noi; questo potrà sembrare particolare ma io trovo che l’autrice abbia fatto capire quanto essa non debba esser un tabù ma vada apprezzata e considerata come un normale aspetto della vita di tutti noi sia che fossimo degli adolescenti sia che ci aspetti dietro l’angolo la pensione.
Un alto aspetto che emerge riguarda i segreti…segreti forti, atroci, violenti e vulcanici tanto da paralizzare le vite e congelare il cuore portandosi anche all’autolesionismo.
Segreti che condizionano, segreti che una ragazzina viene a scoprire e che affronta con la forza di una donna riuscendo a disarcionare dogmi e regole sociali affrontando scoperte anche brutali ma sapendo discernerle.
Inoltre ci si trova faccia a faccia con la depressione, con quella malattia che tanti rinnegano e quasi tutti evitano di affrontare.
Valeria mostra la depressione, la mette su un piedistallo e ci dice <<Guardatela! Capitela, o almeno non mettevi la benda sugli occhi!>>; ecco…queste pagine ci danno la possibilità di vederla, di affrontarla anche o almeno di venirne a conoscenza.
Di Nilde vorrei avere la forza, la capacità totale di esser se stessa, di seguire ciò in cui crede e di pensare totalmente con la sua testa ma soprattutto la sua capacità di perdonare e dare un’altra possibilità.
Infine l’autrice, attraverso i vari personaggi, ci mostra come dietro a ognuno di noi ci possano esserci segreti, malvagità e finzione; ci viene palesato l’opportunismo, la gelosia, la violenza, la droga, la mancanza di dialogo e di sostegno.
In un certo senso ha raccontato buona parte delle schifezze della nostra società sottolineando quanto i silenzi e i segreti siano macigni enormi quindi…viva il dialogo e viva la sincerità.
Ora tocca a voi ragazzi…Brucia la vecchia vi aspetta!
Vi abbraccio
La vostra Ele